Decidendo di entrare nel gruppo dei Brics, l'Argentina conferma di voler aderire "in modo pragmatico a tutti i meccanismi necessari per difendere i suoi interessi nazionali e progettare il suo sviluppo futuro". Lo ha detto il ministro degli Esteri dell'Argentina, Santiago Cafiero, dopo che la candidata conservatrice alla presidenza dell'Argentina, Patricia Bullrich, ha assicurato che in caso di vittoria alle elezioni di ottobre, non avrebbe portato il Paese al gruppo sin qui composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. "L'Argentina è riuscita ad entrare in un gruppo, i Brics, che rappresenta un Pil maggiore di quello del G7" ha detto Cafiero: "Quale sarebbe il vantaggio di ritirarsi?", ha chiosato il ministro durante la ventesima conferenza annuale della Americas Society/Council of the Americas organizzata in Argentina. In un'intervista il ministro ha chiesto di "non ideologizzare" il tema: "vediamo le questioni pratiche e concrete. Sono opportunità per le economie regionali e per i produttori argentini che ritrovano consolidato il loro mercato di esportazione"
"Abbiamo manifestato la nostra posizione contraria all'ingresso dei Brics", aveva detto Bullrich poco dopo l'annuncio ufficiale effettuato dal presidente, Alberto Fernandez, al termine del vertice del gruppo tenutosi a Johannesburg. "Pochi minuti fa il presidente della nazione, che si trova in una situazione di enorme debolezza, ha impegnato l'Argentina ad entrare nei Brics, mentre è in corso l'invasione in Ucraina, e al fianco dell'IRan, Paese con cui l'Argentina ha una ferita aperta profonda, per gli attentati antisemiti nel nostro territorio", ha detto l'ex ministro della Sicurezza, ricordando i sospetti di partecipazione di funzionari iraniani negli attentati compiuti a Buenos Aires nel 1992 e 1994, rispettivamente presso la sede dell'ambasciata di Israele e l'Associazione mutuale israelita argentina.
I Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) hanno deciso di invitare l’Argentina, l’Egitto, l’Etiopia, l’Iran, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti a diventare membri a pieno titolo del gruppo dal primo gennaio 2024. Lo ha annunciato il presidente sudafricano, e presidente di turno dell’organizzazione, Cyril Ramaphosa. “Abbiamo raggiunto un accordo sui principi guida, gli standard, i criteri e le procedure del processo di espansione dei Brics” e “abbiamo un consenso sulla prima fase di questo processo di espansione”, ha spiegato Ramaphosa, nella giornata conclusiva del vertice di Johannesburg. Il gruppo Brics, ha sottolineato il leader sudafricano, è un “gruppo eterogeneo di nazioni” e “un partenariato paritario tra Paesi che hanno punti di vista diversi ma una visione condivisa per un mondo migliore”.