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Iniziamo dalla Repubblica Argentina
La Patagonia argentina è una delle regioni più belle dell'America. Vi sono diversi paesaggi ad est ed ovest però nella sua regione centrale vi è una steppa poco popolata e con un grande bisogno di comunicazione.
Radio Nacional dispone di stazioni in molte località di confine però vi sono anche altre alternative radiofoniche che si stabiliscono paulatinamente nelle zone più distanti.
Alcuni giorni fa, è andata in onda sulla frequenza 91,5 mHz, la prima trasmissione della stazione ripetitrice di Cadena Tiempo nella località Telsen, provincia di Chubut. Con questa stazione ripetitrice, Cadena Tiempo dispone quindi di 14 emittenti nella suddetta provincia. L'equipe tecnica ha montato una torre di 18 metri e si sono installati un trasmettitore ed un'antenna satellitare che ripeterà il segnale di FM Tiempo Trelew.
Telsen si aggiunge ad una lunga lista di emittenti nella provincia di Chubut: Trelew 91.5, Puerto Madryn 99.1, Camarones 91.5, Comodoro Rivadavia 91.5, Río Mayo 91.5, Alto Río Senguer 91.5, Gobernador Costa 91.5, Corcovado 103.3, Tecka 91.5, Esquel 102.1, Epuyén 91.5, El Maitén 102.1 e Lago Puelo 91.5 mHz.
In futuro, vi saranno nuove stazioni FM a Gan Gan e Gastre, provincia di Chubut.
Bolivia
Nel contesto della pandemia di Covid-19, si sono cercate nel mondo alternative per offrire continuità all'insegnamento scolastico, sospeso a causa delle restrizioni applicate dai diversi governi allo scopo di preservare la salute degli studenti.
In quel contesto, Bolivia, sotto la presidenza di Luis Arce, è diventata uno dei paesi apripista nell'offrire un'alternativa attraverso la radio e televisione statale, organizzando lezioni a distanza attraverso una metodologia pedagogica affinché i bambini ed i ragazzi che studiano, possano continuare la loro formazione educativa.
In quel quadro, il Ministero della Pubblica Istruzione ha organizzato la prima "Tavola rotonda sulla radio e televisione, come un'alternativa in materia educativa a distanza in tempi di crisi", allo scopo di condividere esperienze e stimolare i professori a creare contenuti educativi da diffondere attraverso questi media.
Inoltre, è stato rilevato il lavoro svolto da Bolivia Tv, radio Patria Nueva e le radio dei popoli originari che garantiscono quotidianamente 3 ore per l'educazione, un progetto al quale hanno aderito alcuni media privati.
Ora andiamo in Perú
Sapevate che la radio è più importante per il Perú che nella maggior parte dei paesi latinoamericani? Secondo il sondaggio mondiale sui valori, un progetto globale di ricerca sociale che esplora i valori e le opinioni della gente, il 42,5 per cento dei peruviani utilizza la radio quale fonte di informazione quotidiana. Il Perú e la Bolivia occupano il primo posto in Latinoamerica per quanto riguarda il consumo di radio. Secondo lo studio, la Germania è tra i primi paesi consumatori quotidiani di radio con un 64,3 per cento, Nigeria 56 per cento, Nuova Zelanda 54,1 per cento, Australia 51,3 per cento.
In Latinoamerica, il consumo informativo della radio in Bolivia raggiunge il 44,1 per cento, seguita dal Perú (42,5%), Argentina (40,5%), Equador (35,6%), Colombia (31,6%), Messico (29,6%), Brasile (28,6%) e Cile (27.6%).
Perché la radio è il principale mezzo di comunicazione di massa in Perú? Secondo la direttrice della scuola di Comunicazione Sociale dell'università di San Marcos e ricercatrice su temi di radio, Jacqueline Oyarce, questo mezzo di comunicazione permette di avvicinare le persone in un paese in cui vi è una carenza di una infrastruttura adatta nei mezzi di comunicazione.
Dal suo canto, il manager dell'impresa di consulenza InTarget, Mauricio Saravia, afferma che la radio consente una vicinanza, una maggior spontaneità, tutto succede in diretta nella radio".
Ora andiamo nella Repubblica Dominicana
L'Instituto Dominicano de Telecomunicaciones, Indotel, ha deciso la chiusura di 25 emittenti su 40, che trasmettevano in modo illegale. S'investigano altre 15 radio e saranno portati alla giustizia i proprietari delle emittenti clandestine.
Indotel monitora attualmente le imprese telefoniche per le denunce ed i reclami dei servizi di telefonia mobile ed internet offerti ai cittadini.
Vi sono emittenti attive che non hanno nessun tipo di permesso ed altre che non hanno concluso la procedura della legalizzazione. Molte di queste emittenti trasmettono in modo illegale da molti anni e vendono pubblicità e mandano in onda programmi senza pagare le tasse allo Stato. Le emittenti chiuse trasmettevano dalle province San Cristóbal, Santiago, La Altagracia, La Vega, La Romana, Montecristi.
Era molto tempo che Indotel non stabiliva la chiusura di emittenti illegali però si lavora con l'annuenza del presidente della Repubblica, Luis Abinader, per superare queste irregolarità.
D'altro canto, molte emittenti radiofoniche che trasmettono legalmente stanno violando lo spettro autorizzato per le loro trasmissioni, per cui saranno portate alla giustizia per la loro regolarizzazione.
Ora andiamo in Messico.
L'Instituto Mexicano de la Radio, Imer, celebra i 38 anni nella radiodiffusione pubblica con una nuova programmazione e con il lancio di nuove produzioni in formato di podcast per piattaforme digitali.
Nella nuova offerta dell'Imer spicca la produzione di podcast su diversi temi come ad esempio: bilancio di un anno di pandemia in Messico, femminismo, donne apripista della radio, gli afro-discendenti ed un meritato omaggio ad Armando Manzanero, collaboratore ed amico dell'Instituto.
Dopo un anno di pandemia di coronavirus, Imer Notizie ha presentato per la prima volta un podcast con 5 reportage che raccontano quanto avvenuto, dal paziente zero fino al vaccino. Lo potete ascoltare su: https://anchor.fm/imer-noticias.
Nel 2021, la radio in Messico celebra il suo 100esimo anniversario. L'Imer ha preparato una serie di ritratti di alcune donne protagoniste della radio, disponibile anche in podcast. Si tratta di un percorso storico che inizia negli anni '20.
L'Instituto Mexicano de la Radio è il mezzo pubblico federale di comunicazione radiofonica con il maggior numero di emittenti a livello nazionale. Dispone di 19 emittenti nel paese, 17 radiodiffuse, 1 HD, 1 virtuale e 39 canali digitali.
Nel dicembre 2020, l'Imer occupava il settimo posto fra i 24 gruppi radiofonici nella valle del Messico.
Concludiamo il nostro viaggio negli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti hanno diffuso oltre 17.000 annunci di radio in America Centrale e del Sud per dissuadere i migranti dal loro arrivo al confine sud. Lo ha informato l'Addetto Stampa della Casa Bianca, Jen Psaki. Si tratta di 17.118 annunci radiofonici diffusi fin dal 21 gennaio in Brasile, El Salvador, Guatemala e Honduras in lingua spagnola, portoghese e in sei lingue originarie. Gli annunci si sono diffusi in 33 stazioni ed hanno raggiunto circa 15 milioni di persone.
Il Dipartimento di Stato ha lavorato con Facebook e Instagram ad una campagna pubblicitaria per promuovere il messaggio del governo.