Luiz Inácio Lula da Silva è stato rieletto presidente del Brasile. Il leader del Partito dei Lavoratori, già capo dello Stato dal 2003 al 2010, ha sconfitto al ballottaggio il presidente uscente Jair Bolsonaro.
«Questa non è una vittoria mia o del Partito dei Lavoratori (PT), né dei partiti che mi hanno sostenuto nella campagna elettorale. È la vittoria di un movimento democratico che si è formato al di sopra dei partiti politici, degli interessi personali e delle ideologie in modo che la democrazia ne sia uscita vittoriosa», ha dichiarato Lula ai suoi sostenitori, a San Paolo, dopo aver avuto la certezza della vittoria.
"Lula" da Silva ha vinto il ballottaggio presidenziale contro Jair Bolsonaro ed è pronto ad assumere un nuovo mandato alla guida del Brasile. Il leader del Partito dei lavoratori ha ottenuto il 50,90 per cento dei voti contro il 49,10 per cento andato al capo dello Stato uscente, con uno scarto di circa 2 milioni voti. Esattamente come al primo turno, quando però Lula aveva accumulato oltre sei milioni in più dell'avversario, Bolsonaro è risultato in testa ai conteggi per gran parte dello spoglio, perdendo il primato man mano che venivano contati i voti delle regioni del nordest, tradizionale bacino elettorale della sinistra. Il sorpasso è arrivato con il 67,76 per cento delle schede scrutinate, circa un'ora e tre quarti dopo l'avvio dello scrutinio. Per Lula si è trattato del sesto assalto alla presidenza: dopo aver perso nel 1989, 1994 e 1998, Lula ha vinto le elezioni del 2002 e del 2006, anno in cui ha sconfitto al ballottaggio Geraldo Alckmin, oggi suo vice. Lula, che si insedierà il 1 gennaio 2023, è nella storia repubblicana del Brasile il primo a riconquistare la presidenza dopo averla lasciata, mentre Bolsonaro è il primo presidente ad essersi ricandidato per un secondo mandato, senza riuscirci
“Lula” è il presidente ad aver ottenuto il maggior numero di voti nella storia delle elezioni in Brasile. Con il 100 per cento delle schede scrutinate, il leader del Partito dei lavoratori (Pt), ha raccolto oltre 60,3 milioni di voti, il 50,9 per cento di quelli validi, battendo il precedente record stabilito proprio dall'attuale presidente, Jair Bolsonaro, che nel 2018 aveva raccolto 57,8 milioni di preferenze. Nelle altre due vittorie al ballottaggio presidenziale, 2002 e 2006, Lula aveva ricevuto rispettivamente 52 e 58 milioni di voti. Numeri record anche per il capo dello Stato uscente, arrivato domenica a oltre 58 milioni di voti, quota mai raggiunta da un candidato sconfitto. Sconfitto nel ballottaggio svoltosi ieri, il presidente uscente brasiliano Jair Bolsonaro non ha commentato i risultati pubblicati dal Tribunale superiore elettorale (Tse) e non ha neppure riconosciuto la vittoria dell'ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva.
Persone vicine al candidato sconfitto hanno ammesso in dichiarazioni ai media che "non c'è il clima per contestare il successo di Lula".
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