Lunedì 18 ottobre, il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, ha accusato i governatori ed i sindaci di accanirsi contro le persone che non vogliono vaccinarsi contro il coronavirus. Ha ripudiato l'esigenza di dover presentare il certificato vaccinale nei luoghi pubblici. Inoltre, il mandatario ha difeso i medici che hanno prescritto medicine, la cui efficacia non è stata accertata.
Le dichiarazioni del mandatario arrivano in momenti in cui sia lui che parte del suo gabinetto sono soggetti ad un controllo da parte di una commissione del Senato incaricata di indagare sulla gestione della crisi sanitaria. Con ciò, si pretende di accusare il mandatario di 11 delitti, fra cui quello di genocidio per il suo negazionismo in mezzo alla pandemia che in Brasile ha provocato oltre 602.000 decessi.