La vice presidente dell'Argentina, Cristina Kirchner, ha presentato una richiesta di ricusazione nei confronti della giudice che sovrintende l'inchiesta sull'attentato nei suoi confronti. Nella richiesta presentata formalmente presso il tribunale si accusa la giudice Maria Eugenia Capuchetti di "un insieme di irregolarità" che "fanno dubitare della sua imparzialità". Nello scritto si descrivono una serie di decisioni prese dalla magistrato che, a detta dei legali della vice presidente, conformano un agire "quantomeno negligente". Oltre a presunti "errori" ed "omissioni" compiute durante le indagini, si fa riferimento anche al fatto che Capuchetti "ha respinto la maggior parte delle misure chieste dalla parte lesa" e che ha circoscritto le indagini al ristretto circolo di persone direttamente legate all'esecutore materiale, Fernando Sabag Montiel, escludendo piste che porterebbero ad un presunto coinvolgimento dell'opposizione al governo. Nella presentazione di oltre 40 pagine una sezione è dedicata "all'investigazione, alle sue irregolarità e ai suoi errori". Tra le presunte irregolarità si cita in primo luogo l'interruzione della catena di custodia del cellulare di Sabag Montiel, giunto agli esperti della Polizia in una busta aperta e risultato poi completamente resettato. Su questo punto la parte lesa denuncia che non sono state effettuate indagini interne su possibili responsabilità della Polizia Federale (Pfa) che aveva in custodia il telefono. In secondo luogo si segnala il ritardo nell'esecuzione dell'arresto della compagna di Sabag Montiel, Brenda Uliarte, che ha permesso all'imputata di tentare la fuga. In terzo luogo i legali di Kirchner segnalano che la Capuchetti ha escluso dalle indagini una presunta connessione tra gli imputati e il deputato dell'opposizione di centrodestra, Gerardo Milman. Secondo un testimone della causa, inoltre, Milman avrebbe affermato giorni prima dell'attentato: "Quando la uccideranno io sarò in viaggio verso la costa).
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