Provincia di Buenos Aires RAE ARGENTINA AL MONDO

Confermata l'identità del giovane scomparso

I resti di uno scheletro ritrovato nel mese di agosto erano di Facundo Astudillo Castro, il ventiduenne scomparso dal 30 aprile scorso, quando ha lasciato la sua casa di Pedro Luro, nella provincia di Buenos Aires. Lo ha comunicato il giudice incaricato dell'indagine.

Con la notizia, Cristina Castro, la madre di Facundo, ha detto che "è uno schiaffo molto forte della vita " e ha assicurato che farà giustizia.

"É molto dura per me; una cosa era dire che io sentivo che era Facundo, un'altra è assimilarlo. Mi ero preparata a questa situazione, ma è uno schiaffo molto forte", ha scritto la Castro, in una lettera pubblicata sulla bacheca di Facebook della rivista "La Garganta Poderosa".

"È arrivato il momento di riportare a casa il mio ragazzetto, e poi continuare a lottare, perché tutto continua finché non scopriamo cosa gli è successo. Dalla Giustizia mi aspetto solo giustizia", ha aggiunto.

 

Una volta conosciuta la notizia, il presidente Alberto Fernández ha espresso la sua solidarietà e ha assicurato che sia lui come il governatore di Buenos Aires, Axel Kicillof, vogliono "sapere cosa è successo" e sono "impegnati a conoscere la verità".

Le perizie sono state realizzate dall'équipe di antropologia forense argentina (EAAF) e dal Corpo medico legale (CMF) della provincia di Buenos Aires.

Facundo Astudillo Castro, 22enne, è scomparso il 30 aprile 2020. La polizia locale lo aveva arrestato nella località di Mayor Buratovich, provincia di Buenos Aires, per non aver rispettato la quarantena imposta dallo Stato in tutto il paese a causa della Covid19.

Le contraddizioni nel racconto della polizia ed altri testimoni danno adito alla presunzione di responsabilità da parte degli agenti della polizia coinvolti, anche se non vi sono ancora responsabili ufficiali ed in sede giudiziaria per il caso e I movimenti per i diritti umani, sostengono "lo Stato è responsabile".

Staff Italiano: Caritina Cosulich - Chelo Ayala
Producción: Silvana Avellaneda
Web: Julián Cortez