Herenia Sánchez de Viamonte, una delle prime Madres de Plaza de Mayo è morta all'età di 97 anni; è stata insegnante di scuola primaria e ha lavorato come insegnante di storia presso la Scuola Nazionale di Buenos Aires e presso il Bachillerato de Bellas Artes (Liceo di Belle Arti).
Il 27 ottobre 1977, un anno e mezzo dopo l'inizio dell'ultima dittatura civile-militare in Argentina, suo figlio Santiago Alejandro Sánchez Viamonte e sua moglie Cecilia Eguía furono rapiti a Mar del Plata insieme a due ex compagni di rugby (Otilio Pascua y Pablo Balut), sport che il giovane praticava a La Plata.
Si sa che i quattro furono portati nel Centro di detenzione clandestino Base Naval dove furono torturati e da lì scomparvero; le loro figlie, due bambine di 3 e 2 anni, furono affidate a Herenia e alla sua famiglia. Da quel momento iniziò una ricerca senza fine e si unì alle Madri di Piazza di Mayo; presentò un habeas corpus, incontrò le autorità di varie istituzioni pubbliche, organizzazioni e chiese e co-fondò l'organizzazione Madri di Plaza de Mayo nella città di La Plata.
Sia il Consiglio comunale di La Plata che la legislatura della provincia di Buenos Aires l'hanno nominata cittadina illustre nel 2022 e l'anno successivo le hanno conferito il riconoscimento “per la sua eccezionale carriera nel campo dei diritti umani”.
Il 20 settembre 2023 Herenia ha partecipato alla presentazione del libro postumo di Julio Poce “Artifices de dos mundos” accompagnando il giornalista di Radio Nacional Argentina e nipote dell'autore, Ramiro Poce, condividendo la sua preziosa testimonianza di lotta e di vita.
Il governatore della provincia di Buenos Aires, Axel Kicillof, ha anche partecipato ai funerali insieme a esponenti della politica e dei diritti umani in Argentina. L'ex presidente della Nazione, Cristina Fernández, ha scritto sui suoi social network un messaggio in commemorazione della vita e della lotta di Herenia, sia nella sua vita personale che in Madres: “Sempre nel mio cuore e ora insieme al tuo amato figlio”.