L'Argentina ha ricevuto mercoledì dal governo italiano la nota con cui viene concessa l'estradizione a Franco Reverberi Boschi, l'ex cappellano militare che dovrà rispondere delle accuse di sequestro, tortura e omicidio. Reverberi Boschi, nato a Sorbolo (Parma) nel 1937 ed emigrato da bambino con la famiglia in Argentina, è indagato per i fatti commessi né "La Departamental", uno dei centri di detenzione clandestini in cui si celebravano i processi sommari contro gli oppositori alla dittatura militare. Il religioso, secondo diverse testimonianze, avrebbe presenziato a torture e sevizie, esortando anche le vittime a collaborare con la giustizia. Reverberi Boschi è fuggito dall'Argentina nel 2011, quando è iniziato il processo durante il quale venivano costruite le accuse a suo carico.
L'estradizione, prosegue la nota, arriva al termine di un lungo processo giuridico iniziato nel 2013. Il 10 luglio, dopo aver respinto per due volte la richiesta argentina, la Corte d'Appello di Bologna ha finalmente accolto la domanda e accettato l'estradizione di Reverberi Boschi. Nell'ambito di questo processo, lo Stato argentino ha promosso la modifica della giurisprudenza della giustizia italiana, che considerava imprescrittibili solo i reati di omicidio, facendo rientrare tra crimini contro l'umanità anche la tortura". Un cambio che "avrà conseguenze molto importanti anche su altri casi simili, come quello dell'ex militare Carlos Malatto, che vive in Italia ed è ricercato dalla giustizia argentina per crimini contro l'umanità contro più di cento persone a San Juan.