Il 25 gennaio si compie il secondo anniversario della morte della star del calcio mondiale, Diego Maradona. E come in ogni anniversario, una canzone emblematica della musica popolare suonerà ancora in ogni omaggio.
Si tratta di "La mano de Dios", composta da Alejandro Romero ed interpretata da Rodrigo, morto a 27 anni in un incidente stradale. La musica di Rodrigo si iscrive in un genere proprio della provincia di Córdoba, nel centro del paese, chiamato "cuarteto", nato dalla fusione di musiche e strumenti degli immigrati italiani e spagnoli che hanno popolato quella regione.
Il cuarteto, considerato un genere inferiore e molto popolare, riuscì, attraverso Rodrigo, ad affermarsi nella città e nella provincia di Buenos Aires con il suo ritmo allegro e festivo anche se le sue parole descrivono l'esclusione sociale, le storie di vita o gli amori contrariati.
"La mano de Dios" è stata, secondo le parole dello stesso Maradona, la canzone composta in suo onore che più gli piaceva e lo rappresentava. Attraverso le parole, si descrive senza sfumature la povertà dalla quale era uscito l'idolo calcistico, la sua lotta contro la cocaina e la sua magia unica in tutti i campi da gioco di tutto il mondo.
La mano de Dios parla della prima rete segnata da Maradona nel Mondiale Messico 1986, vinto dall'Argentina.
Un gol polemico in una partita attraversata dalla rivalità che storicamente l'Argentina mantiene con il Regno Unito per l'usurpazione delle isole Malvinas.
Il gol, l'idolo, diventarono una metafora di Davide che vince Golia. Maradona è stato allora la faccia di un popolo stravolto dalla dittatura civico-militare (conclusasi nel 1983) e da una democrazia giovane attraversata da una profonda crisi economica.
Maradona ascoltò la canzone per la prima volta nell'anno 2000 durante il suo soggiorno in Cuba dove seguiva una cura per la disintossicazione dalle droghe. Il cantante Rodrigo arrivò in Cuba e gliela dedicò . A partire da quel momento, la canzone divenne un inno.
Quella sera di celebrazione, Maradona, emozionato, si avvicina a Rodrigo e gli dice: "La canzone che mi hai appena fatto......Sei un figlio di puttana". Il modo più categorico e maradoniano di accettare il suo omaggio.
Staff Italiano: Caritina Cosulich - Chelo Ayala
Produzione e Web: Silvana Avellaneda – Julián Cortez
Edizione: Fabian Panizzi