RAE ARGENTINA AL MONDO

Nuova Puntata di Rae Italiano

+ Il presidente Fernandez ha criticato la sentenza della Corte suprema sulle lezioni in presenza
+ tour europeo del presidente Fernandez. il 13 maggio a Roma, ultima tappa
+ Covid19: Toccato un nuovo record di decessi giornalieri con 663 morti
+ Il governo ufficializza aumento del 35 per cento del salario minimo
+ Continuano le proteste antigovernative in Colombia
LO SPORT
+ AS Roma, prima di Mourinho ci ha provato con Marcelo Gallardo del River

 

 

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Il presidente dell'Argentina, Alberto Fernandez, ha criticato la sentenza della Corte suprema (Cs) che ha stabilito che il governo nazionale non ha la facoltà di negare le lezioni scolastiche in presenza nella città di Buenos Aires che gode di statuto autonomo. "Mi rattrista assistere alla decrepitudine del diritto", ha detto Fernandez. Il capo di Stato ha quindi ribadito che il decreto emesso nel contesto dell'emergenza sanitaria per la pandemia Covid-19, ha come "unico obiettivo preservare la salute dei cittadini". "Che dettino le sentenze che vogliono, continueremo a fare il nostro lavoro", ha quindi aggiunto. Sulla stessa linea si è espressa anche la vice presidentessa Cristina Kirchner, che in un messaggio sul suo profilo Twitter si è chiesta retoricamente "se per governare (piuttosto che presentarsi alle elezioni) non sarebbe meglio presentarsi a concorso per essere giudice".

La sentenza emessa dalla Cs ha risolto il contenzioso aperto dal ricorso delle autorità capitoline contro un recente decreto per contrastare il contagio del nuovo coronavirus. La decisione della Cs, al di là dell'effetto pratico sul ripristino delle lezioni in presenza, ha forti implicazioni politiche in quanto stabilisce un limite netto alle facoltà del governo nazionale di dettare norme a livello federale. La sentenza finisce inoltre per riconoscere le ragioni che erano state fatte proprie dall'opposizione, secondo cui le aule non sono un vettore di contagio e i protocolli adottati fino ad oggi sono risultati efficienti. Il governo nazionale sosteneva da parte sua che il problema non fosse la presenza in aula ma l'aumento della circolazione, soprattutto sui mezzi del trasporto pubblico, per recarsi a scuola.
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Covid19: Toccato un nuovo record di decessi giornalieri con 663 morti

L'Argentina ha segnato questo mercoledì il numero più alto di decessi giornalieri da Covid-19 con 663 vittime, secondo dati ufficiali. L'ultimo bollettino epidemiologico delle autorità sanitarie informa inoltre di 24.079 nuovi contagi. Il totale delle persone infette è arrivato invece a quota 271.166, con un incremento di circa 100 mila casi dall'inizio di aprile. Dall'inizio della pandemia si registrano complessivamente 3.071.496 contagi e 65.865 morti.

Il livello di occupazione delle Unità di terapia intensiva (Uti) a livello nazionale è del 68,2 per cento, mentre nell'Area metropolitana di Buenos Aires (Amba), raggiunge il 75,9 per cento.

Il livello di saturazione di queste unità è ancora più critico se si considera esclusivamente il distretto della città di Buenos Aires, dove le cifre ufficiali indicano un 85 per cento di occupazione complessiva ma con diverse strutture che operano oltre il 100 per cento. In questo contesto, nella capitale argentina, i tempi di attesa per i ricoveri sono di diverse ore con frequenti deviazioni dal settore privato a quello pubblico.

Sul fronte della campagna di vaccinazione il governo dichiara di aver distribuito nel paese 10.550.970 dosi e che di queste sono state inoculate ad un totale di 8.391.513 soggetti.
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Il presidente Fernandez il 13 maggio a Roma, ultima tappa tour europeo

Il presidente dell'Argentina, Alberto Fernandez, partirà questo sabato da Buenos Aires e sarà a Lisbona domenica 9 maggio, dove vedrà l’omologo portoghese Marcelo Rebelo de Sousa. Il giorno seguente, lunedì 10, terrà una riunione con il primo ministro lusitano Antonio Costa per viaggiare poi nel pomeriggio in Spagna. Martedì 11 a Madrid il capo di Stato argentino avrà un primo incontro con il re Filippo VI nel palazzo della Zarzuela, ed un secondo incontro alla Moncloa con il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez. Mercoledì 12 Fernandez sarà invece a Parigi dove è prevista inizialmente una riunione con imprenditori locali nell'ambasciata argentina e, successivamente, l'incontro con la sua controparte francese, Emmanuel Macron.

L'agenda della tappa italiana prevede nella mattina di giovedì 13 l'udienza privata con papa Bergoglio, successivamente un pranzo ufficiale al Quirinale con Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi.

Al centro dell'agenda di Buenos Aires, oltre ai temi delle relazioni bilaterali, in questo momento c’è la ricerca di adesione internazionale alla sua proposta di ristrutturazione del debito sia con il Fondo monetario internazionale (Fmi) che con il Club di Parigi. Significativa in questo senso è la presenza nella delegazione argentina, oltre che del ministro degli Esteri, Felipe Solà, anche del ministro dell'Economia, Martin Guzman, che incontrerà proprio a Roma il direttore dell'Fmi, Kristalina Georgieva, in un evento organizzato dalla Pontificia accademia delle Scienze.Il ritorno di Fernandez è fissato per venerdì 14 con un volo diretto da Roma.
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Il governo ufficializza aumento del 35 per cento del salario minimo

Il governo ha ufficializzato un aumento del 35 per cento del salario minimo in sette quote fino a febbraio del 2022. La decisione riflette l'accordo siglato il 27 aprile scorso tra governo, imprese e sindacati nell'ambito di una riunione del Consiglio del salario. La decisione è stata ufficializzata attraverso una delibera del ministero del Lavoro pubblicata in Gazzetta ufficiale.

In questo modo la busta paga minima dei lavoratori dipendenti passerà dagli attuali 23.544 pesos a 29.160 pesos a febbraio del 2022. L'aumento del 35 per cento, si legge nella delibera ufficiale, verrà applicato anche ai sussidi per disoccupazione. L'incremento del salario minimo è maggiore dell'obiettivo di inflazione fissato dal governo al 29 per cento nella legge di bilancio, ma è inferiore alla proiezione dell'inflazione reale, che attualmente si attesta oltre il 40 per cento.

L'inflazione a marzo in Argentina è stata del 4,8 per cento secondo la rilevazione ufficiale dell'Istituto nazionale di statistica (Indec). Si tratta di un dato non solo maggiore rispetto a quello delle previsioni degli analisti, che si attendevano un aumento attorno al 4 per cento, ma anche del registro più alto degli ultimi 17 mesi. L'inflazione nei primi tre mesi dell'anno ha accumulato un +13 per cento mentre la variazione sui 12 mesi è stata del +42,6 per cento. Si fa sempre più arduo per il governo in questo modo rispettare l'obiettivo fissato nella legge di bilancio che prevede un tetto del +29 per cento a dicembre. L'inflazione si conferma in questo modo il parametro macroeconomico di più difficile gestione per il governo, che non riesce a frenare l'aumento dei prezzi nonostante sia riuscito a mantenere una relativa stabilità del tipo di cambio con il dollaro.
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Continuano le proteste antigovernative in Colombia

'E salito a 24 il numero delle vittime nelle manifestazioni di protesta in corso in Colombia. Lo riporta la Defensoria del Pueblo della Colombia, agenzia governativa preposta alla difesa dei diritti umani. Le proteste sono iniziate lo scorso 28 aprile in protesta con la riforma tributaria presentata in parlamento e continuano nonostante il presidente Ivan Duque abbia ritirato la legge e promesso di presentarne una nuova concordata con tutti i partiti. L’Istituto di studi per lo sviluppo e la pace (Indepaz) porta invece a 31 il numero delle vittime, di cui 17 attribuibili con certezza alla forza pubblica.

Il presidente Duque ha dato il via a un percorso di "dialogo" con le varie istanze politiche, sociali, culturali ed economiche del paese, per poter "costruire soluzioni per il paese". Il capo dello Stato - che ieri assieme all'intero governo ha incontrato rappresentanti delle principali categorie del paese, rettori universitari, parlamentari e portavoce delle amministrazioni locali - ha ricevuto i vertici del sistema della giustizia: Corte

Costituzionale, Consiglio di Stato, Giurisdizione speciale di Pace e Corte suprema della giustizia.

La città colombiana di Cali, epicentro delle proteste antigovernative in corso, ha iniziato a ricevere rifornimenti di alimenti e farmaci grazie a dei corridoi umanitari aperti con la mediazione della chiesa cattolica e della società civile. Dopo giorni di proteste e blocco delle vie strategiche il capoluogo del dipartimento di valle del Cauca, nel sud-ovest, sta infatti registrando una penuria in termini di alimenti e forniture mediche.
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LO SPORT

AS Roma, prima di Mourinho ci ha provato con Marcelo Gallardo del River

Prima di José Mourinho la Roma ci ha provato con Marcelo Gallardo, che ha però preferito continuare la sua avventura di successo nel River Plate. Il club giallorosso avrebbe presentato al Muñeco una offerta formale per guidare la squadra dalla metà del 2021.
Non sarebbe stato un ‘no’ perentorio quello di Marcelo Gallardo, impegnato nei tornei nazionali e nell’avvio della Copa Libertadores 2021 con i Millonarios. Il retroscena però conferma che gli occhi del calcio europeo sono da tempo puntati su di lui, forte dei risultati positivi con il River Plate negli ultimi anni. Vale per Chelsea, Monaco e anche Barcellona.

Marcelo Gallardo, tuttavia, pare intenzionato a restare a Buenos Aires almeno fino alla fine del 2021, il contratto con il River Plate scade il 31 dicembre dell’anno in corso.

“Ho il desiderio di concludere nel modo migliore il mio vincolo contrattuale con il River Plate e sfruttarlo al meglio”, dice Marcelo Gallardo. Ma il 2022 potrebbe essere l’anno della svolta: il calcio europeo ha pur sempre il suo fascino (e le sue cifre) e il tecnico del River, con i suoi 45 anni, ha l’età giusta per provarci. Che anche la Roma ci abbia provato è l’ennesima manifestazione di interesse e stima nei suoi confronti nel Vecchio continente.