* L'Argentina riceve l'appoggio della Spagna nei negoziati con il Fmi e il Club di Parigi
* Pfizer smentisce "richieste indebite" da parte del governo argentino
* La Banca mondiale stima la crescita Argentina in torno al +6,4 per cento nel 2021
* In Perù il maestro Castillo si avvicina alla vittoria
* LO SPORT: Coppa America, dopo Mastercard anche Ambev rinuncia a mostrare il suo marchio
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Il capo del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha manifestato il suo "appoggio totale ed assoluto" all'Argentina nel negoziato per la ristrutturazione del debito con il Fondo monetario internazionale (Fmi) ed il Club di Parigi. "La Spagna sarà sempre dal lato dell'Argentina nei colloqui con l'Fmi e con il Club di Parigi, il nostro appoggio è assoluto e totale", ha detto Sanchez al termine di una riunione congiunta con il presidente argentino, Alberto Fernandez, tenuta a Buenos Aires. Sanchez ha espresso anche il suo appoggio alla richiesta di aumentare le risorse multilaterali a favore dei paesi a reddito medio e all'iniziativa del Fondo monetario di aumentare i diritti speciali di prelievo. "Vediamo una grande opportunità nell'annuncio dell'Fmi di aumentare a 650 miliardi di euro i diritti speciali di prelievo e siamo a favore dell'iniezione di risorse multilaterali a favore dei paesi a reddito medio come l'Argentina", ha detto Sanchez, che ha anche ribadito il suo pieno sostegno all'accordo di libero scambio tra Unione Europea e Mercosur sottolineando le possibilità che questo offre sia in termini di sviluppo economico che a livello strategico e geopolitico.
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Pfizer smentisce "richieste indebite" da parte del governo argentino
La casa farmaceutica Pfizer ha smentito l'ipotesi secondo la quale il mancato raggiungimento di un accordo con il governo dell'Argentina per l'approvvigionamento del vaccino anti-Covid sia stato dovuto ad una richiesta di tangenti o all'imposizione di intermediari nello schema di compravendita. Lo ha dichiarato il rappresentante del laboratorio statunitense in Argentina, Nicolas Vaquer, in un’audizione alla Camera dei deputati convocata appositamente per fare luce sui negoziati portati avanti dal governo di Alberto Fernandez con diversi laboratori vaccinali. "In nessun momento abbiamo ricevuto richieste di pagamenti indebiti o di intermediari", ha detto Vaquer, sottolineando che l'unico scoglio che ha impedito il raggiungimento di un accordo è stato di tipo legale. "Il quadro normativo oggi non è compatibile con un accordo", ha affermato il rappresentante di Pfizer. Vaquer ha precisato ad ogni modo che le conversazioni tra le parti per il raggiungimento di un accordo sono ancora in corso e che qualora venisse superato lo scoglio normativo "c'è la volontà di avanzare".
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Banca mondiale stima la crescita Argentina in torno al +6,4 per cento nel 2021
La Banca mondiale (Bm) ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita dell'Argentina nel 2021 portandole al +6,4 per cento, un 1,5 per cento in più rispetto al rapporto di gennaio. La proiezione per il 2022 è stimata al +1,7 per cento con una correzione al ribasso del -0,2 per cento. A sostenere la crescita nell'anno in corso, si legge nel documento, è la progressiva ripresa della capacità produttiva dopo il forte calo del 2020 (-9,9 per cento) anche se il livello pre-pandemia sarà raggiunto secondo la Bm solo nel 2023. Così come altri paesi della regione inoltre, secondo la Bm l'Argentina si beneficerà del contesto globale di aumento dei prezzi delle commodities. Sul fronte dei rischi si citano le difficoltà relative alla stabilizzazione della macroeconomia. L'istituto multilaterale di credito ritiene determinante inoltre per la futura ripresa economica dell'Argentina il raggiungimento di un accordo con il Fondo monetario internazionale (Fmi) per la ristrutturazione del credito stand-by da 44 miliardi di dollari contratto nel 2018. Sull'intera regione di America latine e Caraibi, la Bm stima un 5,2 per cento 1,4 punti percentuali in più su gennaio. Un dato che non basta a bilanciare il crollo del 6,5 per cento del prodotto interno lordo che la regione ha sofferto nel 2020.
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Perù: Castillo si avvicina alla vittoria, ma si prepara la battaglia dei ricorsi
Il candidato di sinistra alla presidenza del Perù, Pedro Castillo, si avvicina ulteriormente alla vittoria del sofferto ballottaggio di domenica scorsa. Con il 99,13 per cento delle schede censite, il "maestro" vanta il 50,2 per cento di voti a favore contro il 49,8 di Keiko Fujimori, leader conservatrice e figlia dell'ex presidente Alberto. Tra i due c'è uno scarto di poco più di 71 mila e quattrocento voti, difficilmente colmabile dal gruzzolo di schede ancora da aprire. Le sorprese potrebbero arrivare dai ricorsi annunciati dalla squadra di Keiko e, in misura minore, dai voti sottoposti alla prima revisione delle autorità elettorali.
Il candidato di Perú Libre al secondo turno delle presidenziali in Perù, Pedro Castillo, si è di fatto proclamato vincitore delle elezioni tenute domenica 6 giugno, affermando che il suo governo sarà “rispettoso” della democrazia e della costituzione. Castillo ha parlato durante un incontro con i suoi sostenitori a Lima. "Saremo un governo che rispetta la democrazia, l'attuale costituzione e creeremo un governo con stabilità finanziaria ed economica", ha dichiarato. “Vengo qui per esprimere il mio apprezzamento agli uomini e alle donne di questo Paese che si sono mobilitati qui e all'estero”, ha detto il candidato Castillo che ha quindi lanciato un appello alle autorità elettorali, chiedendo di “non calpestare la volontà del popolo peruviano”.
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LO SPORT
Coppa America, dopo Mastercard anche Ambev rinuncia a mostrare il suo marchio
La società brasiliana produttrice di birra e bevande analcoliche Ambev, sponsor ufficiale della Coppa America di calcio 2021, ha annunciato che non esporrà il proprio marchio durante gli incontri del torneo ospitato in Brasile tra il 13 giugno e il 10 luglio. La compagnia ha dichiarato che, pur scegliendo di non mostrare il suo marchio nelle partite, manterrà il contratto di sponsorizzazione concordato con la Confederazione calcistica sudamericana (Conmebol). La decisione segue di poche ore un analogo annuncio fatto dalla società finanziaria statunitense Mastercard. La compagnia ha dichiarato che non mostrerà il suo marchio su cartelloni pubblicitari a bordo campo né nel corso delle interviste con giocatori e allenatori. La decisione dei due importanti sponsor matura nell'ambito delle polemiche generate a seguito della decisione del governo del Brasile di ospitare l'evento sportivo, dopo la rinuncia della Colombia, a causa delle proteste in atto nel paese, e dell’Argentina, a causa dell'avanzata della pandemia di Covid-19. Molti settori politici e sociali in Brasile hanno criticato la scelta di ospitare l'evento a causa del rischio sanitario collegato.