L'Argentina "condanna energicamente" la nomina di Ahmad Vahidi a ministro degli interni dell'Iran
Il governo dell'Argentina ha espresso "la sua più energica condanna" sulla nomina del generale dei Pasdaran Ahmad Vahidi, alla guida del ministero degli Interni in Iran. Vahidi è considerato dalle autorità argentine uno dei responsabili dell'attentato contro il centro ebraico di Buenos Aires del 1994 e la decisione del presidente iraniano, Ebrahim Raisi, di affidargli uno dei principali incarichi di governo è considerata "un affronto alla giustizia argentina e alle vittime del brutale attentato terrorista contro l'Associazione delle mutualità israelite argentine (Amia)". "Così come abbiamo manifestato nel 2009, quando Vahidi fu nominato alla guida del ministero della Difesa, l'attuale decisione è ricevuta con grave preoccupazione e merita la più energica condanna del nostro paese", prosegue la nota
Il governo di Alberto Fernandez ricorda inoltre attraverso il comunicato che "Vahidi è ricercato dalla giustizia argentina per aver tenuto un ruolo chiave nella decisione e nella pianificazione dell'attentato compiuto il 18 giugno del 1994 contro la sede dell'Amia" e che "pesa su di lui un ordine di cattura internazionale dell'Interpol". Buenos Aires, conclude la nota "esige quindi una volta di più al governo della Repubblica islamica dell'Iran di cooperare in modo pieno con la giustizia argentina" permettendo che le persone accusate di partecipare all'attentato contro l'Amia dove morirono 84 persone "siano giudicate dai tribunali competenti".
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L'Unione industriale Argentina, no stipendio a cassintegrati senza vaccino covid
L'Unione industriale argentina (Uia) ha suggerito ai datori di lavoro di non pagare lo stipendio agli impiegati ed operai in cassa integrazione che non vogliono vaccinarsi. "La decisione la deve prendere il datore di lavoro, è una questione di coscienza e buona fede", ha dichiarato il presidente della Uia, Daniel Funes de Rioja, che ha sottolineato che l'Unione industriali "non sta promuovendo licenziamenti" e che al contrario ritiene di dover "incentivare" la vaccinazione per consolidare il processo di ripresa dell'attività. Le prospettive di un allentamento delle misure restrittive aperture nei prossimi mesi secondo le stime dell'Uia potrebbero riflettersi in "un incremento dell'attività tra l'8 ed il 9 per cento", ha sottolineato Rioja, e le industrie sono in condizione di incorporare al lavoro il personale rimasto in cassa integrazione in questi mesi. "Chi vuole tornare a lavorare deve essere vaccinato", ha detto il presidente della Uia.
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Annunciati i nuovi ministri della Difesa e dello Sviluppo sociale
Il capo di Gabinetto del governo dell'Argentina, Santiago Cafiero, ha annunciato i nomi dei nuovi ministri della Difesa e dello Sviluppo sociale. Al dicastero della Difesa, assumerà l'incarico l'attuale senatore Jorge Taiana, già ministro degli Esteri dal 2005 al 2010 sotto i governi di Nestor Kirchner prima e Cristina Fernandez poi. Taiana prende il posto di Agustin Rossi, dimessosi per poter partecipare alla campagna elettorale per le elezioni primarie che si terranno il 12 settembre in vista delle legislative di medio termine di novembre. Al posto del titolare uscente del ministero dello Sviluppo sociale, Daniel Arroyo, è stato nominato Juan Zabaleta, attuale sindaco del municipio di Hurlingham. Zabaleta è considerato uomo vicino al presidente Alberto Fernandez, e sarà incaricato di proseguire la gestione di uno dei ministeri più delicati nel contesto di una persistente crisi economica e finanziaria del Paese acuita dall'impatto della pandemia. L'insediamento ufficiale dei due ministri si è realizzato martedì alle 21 UTC
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Covid: Brasile, quasi 565 mila morti da inizio pandemia
Con i dati aggiornati, il Brasile ha raggiunto 564.773 morti e 20.212.642 contagi dall'inizio della pandemia.
I numeri mantengono la tendenza al ribasso sia dei decessi che dei contagi delle ultime settimane, nonostante siano ancora su livelli elevati. La media mobile dei morti è stabile a 906, mentre la media dei casi è tornata a 32.404.
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L'Uruguay annuncia la riapertura progressiva delle frontiere a settembre
Il presidente dell'Uruguay, Luis Lacalle Pou, ha annunciato la riapertura progressiva delle frontiere agli stranieri ed al turismo a partire da settembre dopo oltre un anno di chiusura totale come misura preventiva contro la pandemia Covid-19. A partire dal primo di settembre verrà consentito l'ingresso ai non residenti titolari di immobili nel paese con vaccinazione completa e previo test Pcr. A partire da novembre, ed in vista della stagione estiva australe, verranno aperte le frontiere a tutti i turisti sempre con la condizione della vaccinazione completa ed un test negativo. Lacalle Pou ha quindi chiarito che il ministero della Salute sta approntando protocolli specifici per i turisti e ha specificato che sarà consentito l'ingresso anche alle persone vaccinate con il farmaco Sputnik V, al momento non approvato in Uruguay. Il governo sta inoltre considerando la possibilità di consentire la vaccinazione nel Paese anche di adolescenti stranieri.
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Lo Sport: Messi: 'Non vedo l'ora di giocare con il Psg'
Dalle lacrime dell'addio al Barcellona ai sorrisi con la maglia numero 30 del Paris Saint-Germain fra le mani. In quattro giorni Lionel Messi ha voltato pagina, e con lui contano di cambiare la propria storia non solo il club che lo pagherà 35 milioni di euro all'anno per due stagioni (più una) sperando di vincere finalmente la Champions, ma anche l'intero campionato francese, alle prese con diritti tv svalutati, soprattutto sul mercato internazionale.
"In vacanza non ho smesso di allenarmi ma dovrò fare un po' di preparazione all'inizio - ha detto in conferenza stampa -. Quando sarò pronto potrò scendere in campo e spero di farlo il prima possibile. Ma non so quando".