RAE ARGENTINA AL MONDO

RadioGiornale 19/08/2021

< Afghanistan: Il Governo argentino conferma l'evacuazione di quattro connazionali
< Al via la seconda fase di identificazione dei soldati argentini sepolti nelle Malvinas
< L’Università di Buenos Aires ha compiuto 200 anni.
< Haiti, il bilancio del terremoto sale ad almeno 2.189 morti
< Lo Sport /Calcio : La nazionale argentina torna in campo per Qatar 2022.

 

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Il ministero degli Esteri dell'Argentina ha comunicato che sono stati evacuati da Kabul anche i due argentini che non erano potuti partire martedì. In questo modo, "non rimangono nostri concittadini nella capitale afghana". L'evacuazione di Melisa Rolls e Rodolfo Yamila, dipendenti di una Ong, è stata resa possibile grazie all'intervento dell'ambasciata argentina in Pakistan, che è riuscita a organizzare il trasferimento dei due in un volo diretto in Uzbekistan, con destinazione finale in Germania. Nella giornata di ieri Gilberto Velazquez Franco, funzionario della Nazioni Unite, e Andres Arevalo, pilota di aereo impiegato presso una Ong internazionale sono riusciti a raggiungere rispettivamente il Kazakistan, con un volo organizzato dall'Onu, e l'Uzbekistan, con un charter umanitario.
Il governo "segue con preoccupazione" lo sviluppo degli eventi in Afghanistan e "invita tutte le parti ad aprire un dialogo affinché la popolazione possa tornare a vivere in pace". Inoltre invita tutti gli attori politici, "in particolare quelli che esercitano il potere", a "rispettare pienamente gli obblighi internazionali dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario e a ripristinare immediatamente la sicurezza e l'ordine civile". L'Argentina si è unita al resto della comunità internazionale chiedendo l'apertura delle frontiere per consentire la fuoriuscita della popolazione e l'ingresso di aiuti umanitari. "Sebbene permangano circostanze transitorie, dovrebbe essere promossa l'apertura dei valichi di frontiera per consentire a coloro che desiderano lasciare l'Afghanistan di farlo e di accedere agli aiuti umanitari necessari".

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Al via la seconda fase di identificazione dei soldati argentini sepolti nelle Malvinas

Il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) ha dato il via alla seconda fase del progetto forense di identificazione dei resti di soldati argentini sepolti nelle isole Malvinas. Il Secondo piano del progetto umanitario "consiste nell'esumazione dei resti di soldati nel lotto denominato C.1.10 del cimitero di Darwin", nell'isola principale dell'arcipelago dell'Atlantico del Sud. La squadra di forensi della Croce rossa esaminerà anche la zona di "Caleta Trullo" per determinare l'eventuale presenza di una tomba con resti di soldati argentini. "Il nostro obiettivo principale è che i familiari di questi soldati possano piangere i loro morti con dignità", ha affermato il capo del progetto Pph2, Laurent Corbaz. La missione della Cicr rappresenta il proseguimento del piano Pph1 eseguito tra giugno ed agosto del 2017, e che portò all'identificazione dei resti di 115 soldati sepolti nel cimitero di Darwin
La missione in corso è portata avanti da una squadra di sei membri, tra cui cinque specialisti forensi. Il lotto che verrà analizzato non era stato considerato nell'ambito del Pph1, progetto che si limitò all'analisi di tombe senza nome. La tomba C.1.10 riporta infatti i nomi di quattro soldati argentini i cui resti sono stati identificati in altre parti del cimitero, da qui la necessità di chiarire le identità dei resti sepolti. "Sarà fatto ogni sforzo per preservare la dignità del defunto durante tutto il processo forense", che precisa quindi che "i resti umani saranno riesumati e accuratamente campionati in un laboratorio temporaneo". L'analisi dei campioni sarà a carico dell'equipe argentina di antropologi forensi (Eaaf), con sede a Córdoba, Argentina.

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L’Università di Buenos Aires ha compiuto 200 anni.

L’Università di Buenos Aires (Uba) festeggia i suoi due secoli di storia dalla sua istituzione duecento anni fa, il 9 agosto del 1821. Fu l’allora governatore della provincia di Buenos Aires, Martín Rodríguez, a fondare per decreto uno dei principali punti di riferimento dell’istruzione e della cultura dell’intera Argentina, ancora oggi fiore all’occhiello del sapere nazionale, anche a livello mondiale.
La Uba, nella sua storia di successo, vanta cinque premi Nobel che hanno cominciato la propria formazione nelle sue facoltà. Il primo, per il suo Patto anti bellico, è stato il Premio Nobel per la Pace Carlos Saavedra Lamas, politico e diplomatico, che è stato anche rettore della stessa Uba nei primi anni Quaranta. C’è anche Bernardo Houssay, Premio Nobel per la Medicina per i suoi studi sul diabete. Ancora, Federico Leloir, Premio Nobel per la Chimica e Adolfo Pérez Esquivel, anche lui Premio Nobel per la Pace in un periodo in cui l’Argentina e il resto del continente affrontavano la parentesi delle dittature militari. Infine, César Milstein, Premio Nobel per la Medicina per i suoi studi su anticorpi monoclonali fondamentali nel trattamento di diversi tumori.
A differenza degli altri grandi atenei del mondo, l’accesso all’Università di Buenos Aires non prevede test di ingresso ed è completamente gratuita. Caratteristiche, queste, che non sembrano influenzare affatto gli indici di valutazione. Lo dimostra anche l’ultimo Qs Ranking Global che vede la Uba al 69esimo posto nel mondo e confermata migliore università dell’America Latina e dell’area iberoamericana. L’unica università pubblica e gratuita in posti di eccellenza mondiale.
Attualmente, l’Università di Buenos Aires ha tredici facoltà con più di 300mila iscritti e 23mila docenti di ogni livello. Cento sono i corsi di laurea e cinquecento le occasioni di formazione post lauream. Sul piano della ricerca, sono 69 gli istituti della Uba, con 1.800 gruppi di ricerca e 868 accordi di cooperazione con altre realtà in tutto il mondo.

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Haiti, il bilancio del terremoto sale ad almeno 2.189 morti, 12 mila feriti e 332 dispersi

Questo il bilancio del violento terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito Haiti il 14 agosto.Lo ha reso noto la Protezione civile locale. "Le operazioni di salvataggio stanno continuando", ha aggiunto la fonte.
Ma il sudovest del Paese caraibico è in preda al caos, con le vittime del terremoto che devono fare i conti anche col maltempo innescato dal passaggio dell'uragano Grace. La perturbazione si sta avvicinando alla costa sud dell’isola Hispaniola, portando venti da 56 Km/h e oltre. "Sono preoccupato per l'imminente tempesta in quanto può complicare la situazione per noi", ha detto domenica Jerry Chandler, capo dell'agenzia di protezione civile di Haiti
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Lo Sport /Calcio
La nazionale argentina torna in campo per Qatar 2022.

La nazionale argentina torna agli impegni internazionali, è la prima occasione dopo il successo in Copa América 2021. Davanti a sé il tecnico Lionel Scaloni ha tre date da affrontare nelle qualificazioni sudamericane per i prossimi mondiali di Qatar 2022. Prossimi appuntamenti con Venezuela e Brasile, poi la Bolivia. Tra le altre novità sui convocati, il ritorno di Mauro Icardi in maglia albiceleste.
La prima sfida è a Caracas contro il Venezuela, il 2 settembre, data che potrebbe vedere saltare la presenza di qualche big tra i convocati. Il 5 settembre è la volta del Brasile, a San Paolo nello stadio del Corinthians. Ultima delle tre è la gara contro la Bolivia, stavolta in Argentina nello stadio Monumental del River Plate.

La vicinanza tra le tre date obbliga Lionel Scaloni a una maggiore rotazione tra i calciatori convocati anche perché è già certa, almeno in un primo tempo, l’assenza di Sergio Agüero e Lucas Alario. Incertezza su Lautaro Martínez al momento infortunato e costretto a saltare la prima di campionato in Italia contro il Genoa. Si deve probabilmente a questo l’inserimento in rosa di Mauro Icardi mentre viene data per certa l’assenza di Leandro Paredes e Cristian Romero almeno al match contro il Venezuela.
Si nota il ritorno in nazionale argentina di Juan Foyth, Lucas Ocampos, Emiliano Buendía e José Luis Palomino, i quattro esclusi all’ultimo momento dai convocati in Copa América.

Portieri: Franco Armani, Emiliano Martínez, Agustín Marchesín e Juan Musso.
Difensori: Gonzalo Montiel, Nahuel Molina, Cristian Romero, Nicolás Otamendi. Juan Foyth, Lucas Martínez Quarta, Germán Pezzella, Lisandro Martínez, Nicolás Tagliafico, José Luis Palomino e Marcos Acuña.
Centrocampisti: Rodrigo De Paul, Leandro Paredes, Giovani Lo Celso, Exequiel Palacios, Guido Rodríguez, Nicolás Domínguez, Emiliano Buendía e Alejandro Gómez.
Attaccanti: Lionel Messi, Lautaro Martínez, Lucas Ocampos, Nicolás González, Ángel Correa, Mauro Icardi, Ángel Di María, Julián Álvarez e Joaquín Correa.