RadioGiornale 28-10-2021
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Il governo dell'Argentina annuncia offerta di vaccinazione per i turisti
Il governo annuncia il congelamento dei prezzi per oltre mille prodotti
L'ex presidente dell'Uruguay Mujica decorato in Argentina
Inchiesta sul colpo di stato in Bolivia: nuova imputazione per vertici delle Forze armate
La casa natale di Maradona a Villa Fiorito dichiarata luogo storico dell'Argentina
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Il governo dell'Argentina ha annunciato martedì che i turisti che entreranno nel Paese potranno scegliere di vaccinarsi contro il coronavirus. Lo ha affermato il ministro della Salute, Carla Vizzotti, sottolineando che la proposta tiene conto della disponibilità di uno stock sufficiente di vaccini per completare ad ogni modo l'immunizzazione dei cittadini argentini. "Considerando la disponibilità di uno stock sufficiente di vaccini riteniamo possibile avanzare con l'offerta ai turisti che vengono in Argentina, e tra questi principalmente i minori di 18 anni, di vaccinarsi nel Paese", ha detto Vizzotti in una conferenza stampa. Attualmente, ha aggiunto la ministro, "siamo in una situazione favorevole dal punto di vista epidemiologico con una discesa sostenuta e costante dei casi e con il 72,6 per cento della popolazione vaccinata con una dose e il 55,4 per cento con le due dosi". In tale contesto il governo ha offerto la possibilità di vaccinarsi anche agli stranieri di passaggio nei punti di frontiera di città dove si registrano contesti di tipo binazionale e con un intenso scambio tra i due lati del confine, come nel caso della frontiera con il Paraguay e la Bolivia. L'Argentina ha iniziato a fine settembre la riapertura graduale delle frontiere terrestri al turismo con l'abilitazione temporanea dei passi terrestri con Brasile e Cile dopo 560 giorni di chiusura durante i quali era consentito il transito solo al trasporto merci. I due passi abilitati sono quelli di Puerto Iguazù, con il Brasile, e quello di Mendoza con il Cile. Il governo di Buenos Aires mira a rendere definitiva l'apertura al turismo grazie ai dati epidemiologici favorevoli nei tre Paesi.
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Il governo annuncia il congelamento dei prezzi per oltre mille prodotti
Il governo del presidente dell'Argentina, Alberto Fernandez, ha emesso una delibera che congela fino al 7 gennaio i prezzi di 1.432 prodotti di consumo familiare. La decisione del governo arriva al termine di un negoziato fallito con i principali produttori del settore alimentare e con le grandi catene di supermercati per calmierare i prezzi di una estesa canasta di prodotti come contributo nella lotta all'inflazione. Il sottosegretario al Commercio interno, Roberto Feletti, ha difeso l'iniziativa sostenendo che si tratta di una misura a "difesa del consumo". "Ho molta fiducia e faccio appello alla responsabilità degli imprenditori, non credo sia un grande sforzo per 60 aziende mantenere i prezzi di 1400 prodotti per 90 giorni", ha aggiunto il funzionario di governo, ribadendo che in questo modo "si garantisce un espansione del consumo che permetterà ai produttori di guadagnare in quantità quello che perdono in termini di prezzi".
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L'ex presidente dell'Uruguay Mujica decorato in Argentina
L'ex presidente dell'Uruguay, José "Pepe" Mujica, è stato insignito dell'Ordine del Libertador General San Martin, massima onorificenza che assegna lo Stato dell'Argentina. A consegnare il distintivo dell'ordine è stato il presidente dell'Argentina, Alberto Fernandez, in una cerimonia tenuta nel palazzo di governo di Buenos Aires. "È un modello per chi di noi ama la politica. E per gli argentini è anche un presidente dell'Uruguay che è stato in grado di unire i due paesi in un momento in cui ci guardavamo con sospetto", ha detto Fernandez parlando nella cerimonia. Dopo aver ringraziato per l'onorificenza, Mujica ha espresso il desiderio che l'Argentina possa riprendersi dall'attuale crisi. "Sono vecchio e negli anni ho capito che quando all'Argentina va bene, va bene anche all'Uruguay", ha detto, sottolineando che a Fernandez "è toccato assumere la guida del Paese in tempi molto difficili".
Tra i fondamenti del decreto presidenziale si segnala che la concessione di questo riconoscimento a Mujica "si basa sulla sua vasta carriera e sulla sua condotta esemplare durante la sua vita pubblica". "Al di là delle importanti cariche ricoperte, José 'Pepe' Mujica ha dedicato la sua vita all'attivismo sociale e politico per cause popolari in America Latina, e ha concentrato la sua attività dando priorità al benessere dei settori più emarginati della società, con la convinzione che la politica è uno strumento per migliorare la propria vita", si legge nel decreto. Allo stesso modo, si afferma tra le motivazioni che "i valori che governano la sua vita personale sono gli stessi che hanno inquadrato la sua attività nella funzione pubblica, caratterizzata da sobrietà e decoro, dal suo stile marcatamente austero e poco attaccato a protocolli inutili e sontuosi".
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Inchiesta sul colpo di stato in Bolivia: nuova imputazione per vertici delle Forze armate
Altri tre esponenti dei vertici delle Forze armate della Bolivia in carica al momento del golpe contro l'ex presidente Evo Morales a novembre del 2019 sono stati imputati per aver "premeditato" un complotto con l'obiettivo di portare al governo Jeanine Añez. La decisione,è stata presa martedì dai pubblici ministeri Omar Mejillones e Lupe Zabala nei confronti dell'ex capo di Stato maggiore, Gustavo Arce, dell'ex comandante in capo della Forza aerea, Gonzalo Terceros, e dell'ex comandante in capo della Marina, Palmiro Jarjury. I tre avevano partecipato insieme al comandante in capo delle Forze armate, Williams Kaliman, alla famosa conferenza stampa del 10 novembre del 2019 nella quale "suggerirono" all'allora presidente Morales di dimettersi nel quadro delle proteste di settori dell'opposizione che denunciavano brogli alle elezioni di ottobre.
Secondo il capo di imputazione i tre accusati "non hanno consentito la continuità legittima del potere esecutivo" e "senza la loro partecipazione e cooperazione non si sarebbe potuta concretizzare la successione presidenziale anomala di Jeanine Añez". La magistratura ha evidenziato inoltre "una sincronizzazione perfetta" degli eventi che dimostrerebbe la "premeditazione" del "piano di usurpazione della volontà popolare". Nel caso di Terceros l'accusa riferisce anche della sua collaborazione nel "trasporto di parlamentari dell'opposizione affini all'allora senatrice Añez per allestire le sedute del Senato e della Camera" che ratificano pur senza il quorum legale la successione al vertice dello Stato.
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La casa natia di Maradona a Villa Fiorito dichiarata luogo storico dell'Argentina
Un nuovo riconoscimento ufficiale per Diego Armando Maradona. La sua casa natale di Villa Fiorito, poco fuori Buenos Aires, è stata dichiarata sito storico della nazione, a opera dell’apposita commissione nazionale.
La motivazione, spiega l’atto ufficiale firmato dal presidente Alberto Fernàndez , risiede nella “enorme influenza” che Maradona ha avuto nella cultura popolare argentina, che va “al di là dei meriti sportivi” convertendosi in “uno dei maggiori simboli dell’identità” del paese. La casa natale di Diego Armando Maradona, da sempre meta di curiosi e soprattutto dopo la sua morte, si trova al numero 523 di calle Azamor di Villa Fiorito, località di circa 43mila abitanti nel comune di Lomas de Zamora, a sud della capitale argentina.