Il Tribunale Orale Federale di Corrientes ha condannato a pene che vanno dai 4 ai 25 anni di carcere sette militari che hanno fatto parte dei gruppi di pianificazione ed esecuzione del piano sistematico di repressione illegale durante la dittatura sotto la VII Brigata di Fanteria. In un'udienza preceduta da una mobilitazione di organizzazioni per i diritti umani, politiche e sindacali, il Tribunale di Corrientes ha condannato i sette repressori come partecipanti necessari alla privazione illegale della libertà commessa con violenza, tortura e aggravata dal tempo, tra gli altri crimini considerati contro l'umanità.
Il capitano dell'Esercito Juan Carlos De Marchi e il colonnello Horacio Losito sono stati condannati a 25 anni di carcere; il generale di brigata dell'Esercito Eduardo Antonio Cardoso, 15 anni; il maggiore della Gendarmeria Raúl Reynoso, 18 anni; il colonnello dell'Esercito Abelardo De la Vega, 12 anni; il colonnello Raúl Harsich, 8 anni e il sergente della Gendarmeria Pedro Armando Alarcón, 4 anni. Il tenente colonnello dell'esercito Alfredo Farmache e il comandante della Gendarmeria Abelardo Palma sono stati assolti.
La Corte, composta dai giudici Fermín Ceroleni, Eduardo Ariel Belforte e Juan Manuel Iglesias, ha deciso di unificare le sentenze per Losito, De Marchi e Reynoso, rispettivamente all'ergastolo, a 25 e 18 anni di carcere, in quanto erano stati condannati per crimini contro l'umanità in precedenti processi. Nessuno degli imputati era presente in aula, ma erano presenti in videoconferenza.
L'ex sottosegretario ai Diritti Umani di Corrientes, Pablo Vassel, ha dichiarato che "in questo momento, di fronte a tante voci negazioniste, una risoluzione in più dimostra ancora una volta l'entità del terrore e spero che questa sentenza, anche se come tutte quelle di questo tipo arriva tardi per le vittime, sia un po' di sollievo per chi ha sofferto e cercato giustizia senza arrendersi".