Scienziati argentini hanno scoperto mutazioni del coronavirus Covid-19 riscontrate in cinque campioni nella città di Buenos Aires e nella provincia omonima con varianti simili a quelle registrate in Sudafrica e Rio de Janeiro.
La variante individuata, chiamata S_E484 è analizzata da esperti del Progetto argentino interistituzionale di genomica del SARS-CoV-2 (PAIS) . Si attende la realizzazione del sequenziamento completo del suo genoma per confrontarlo con i ceppi che suscitano preoccupazione, principalmente nel Regno Unito, dove le misure restrittive sono state indurite poiché gli studi indicano che il nuovo ceppo è più contagioso.
Per il momento, nel mondo sono state individuate tre varianti . Una di esse è la variante VOC 202012/01 o "Variante UK", individuata nel Regno Unito lo scorso 20 settembre e presente in 23 paesi fra cui il Brasile, Cile, Canada e gli Stati Uniti. La variante 501Y.V2, trovata l'otto ottobre in Sudafrica, è stata riscontrata nel Regno Unito, Svizzera e Finlandia mentre quella di Rio de Janeiro è stata individuata nel mese di ottobre.
Le varianti condividono alcuni cambiamenti genetici comuni però hanno origini evolutive diverse. Il gruppo di ricercatori ha indicato che quelle varianti hanno a che fare con una delle tre mutazioni che caratterizzano la variante del Sudafrica. Una di quelle mutazioni si trova pure in modo unico nel gen S nella variante di Rio de Janeiro.
È stato avvertito che "anche se la scoperta è interessante , occorre sequenziare il genoma completo del SARS-CoV-2 per stabilire se il virus riscontrato nell'area metropolitana di Buenos Aires condivide un'origine comune con la variante di Rio de Janeiro". Si tratta di una mutazione che è presente sia nella variante 501Y.V2 (una delle tre individuate in Sudafrica), sia in quella di Rio de Janeiro.